Balenciaga
Primavera-Estate 2013 – Nicolas Ghesquière ha mostrato un tocco di ingegnosità, offrendo una variante alla norma vigente. Per cominciare, un top sportivo bianco simile a un reggiseno avvolto a croce intorno il busto, abbinato agli eleganti e sempreverdi pantaloni neri affusolati. In seguito, una rivisitazione del comune tubino nero, al quale è stata aggiunta un’increspatura foderata di bianco sul retro, stile ballerina di flamenco. Questo, insieme a gonne dalle rigide estremità, ha forgiato una nuova dimensione, che unisce simultaneamente il lungo e il corto. Le maniche svasate donavano un tocco oltremodo femminile così come le gonne a pieghe, nonostante la mite e selettiva colorazione prediligesse solo nero, beige, bianco e guscio d’uovo. Contemporaneamente, una sartoria più matura ha promosso il perfetto abito da lavoro: pantaloni e blazer assieme a scarpe con le stringhe piuttosto maschili. Le silhouette diventano più estreme, con eccentriche gonne increspate o top ritagliati quasi grossolanamente. Pochi accessori, a promuovere soprattutto la nuova borsa a secchiello, piccola o grande, a seconda della parte del giorno. Camicie bianche e scamiciati grigi hanno perso la propria innocenza grazie agli orli asimmetrici e ai fianchi stroncati, così com’è successo ai capi in tweed abbinati a piccoli e aderenti top. Uno spettacolo sia innovativo che maturo: ce n’era un po’ per tutti i gusti.