Versace
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Primavera-estate 2013 – Donatella voleva donarci un pugile che fosse “un po’ Rocky, un po’ Elvis e un po’ Mister T” e, nell’anno di Hunger Games, è riuscita a farlo in modo piuttosto futuristico. La sfilata si apre con un gladiatore fantascientifico [o sci fi, se preferisci], completo di cintura da campione ed elaborati sandali, ornati con gomma e borchie. I muscolosi uomini, spesso seminudi, sfoggiavano versioni sgargianti e glamour di abbigliamento sportivo, scarponcini da boxe metallizzati, abiti fiorati per il tempo libero e giacche in pelle rosa senza maniche. Nell’anno delle Olimpiadi di Londra 2012, lo sport è nella testa della gente e questa collezione non ha voluto in alcun modo modificare lo status quo. È stato divertente, affrancato da condizionamenti e giudizi e, in questa disciplina, Donatella Versace vince sempre.