Cotton Club (1984)
Con il tema gangster diventato popolare in film dei tardi anni settanta e ottanta, Francis Ford Coppola è tornato indietro alle radici del soggetto e si è concentrato sul proibizionismo degli anni 20’nel ‘Cotton Club’ per questo film. Frequentato da gangster, con cantanti per lo più afroamericani ma che permetteva l’accesso solo a clienti bianchi; erano gli anni 20’, un posto glamour ma pericoloso dove andare. Lo stile e la composizione usuale di Francis Ford Coppola non vacillano in questo film, assicurando quel tipo di estetica a cui dopo diventeremo abituali. Milena Canonero, la costumista che aveva lavorato a successi precedenti come ‘Arancia Meccanica’ e ‘Barry Lyndon’, vinse l’Oscar per i migliori costumi per questo film.
Il suo ritratto dello stile flapper degli anni 20’ era incantevole, mostrando abiti da sera ingioiellati con zucchetti e cuffie adornate da pizzo e piume. Gli uomini indossavano il classico tre pezzi e le giacche smoking bianche con pantaloni neri e cravatta a farfalla, e i gangster indossavano sempre il loro fedele cappello di feltro. Il glamour era palpabile e ci faceva far desiderare di ritornare indietro nel tempo a questi fumosi, coraggiosi localini jazz.