Arancia meccanica (1971)
La natura di questo film era particolarmente incentrata sull’assassinio e la violenza, e fu considerato un punto cruciale nell’apparizione della violenza al cinema. Basato su un romanzo con lo stesso nome scritto nel 1962, Stanley Kubrick rimase fedele alle sue radici e si assicurò che fosse un capolavoro post moderno. Milena Canonero fu la costumista nel primo grande film della sua carriera, ed eccelse nell’unire il soggetto strano, pornografico e violento con un guardaroba post modernista. I Drughi sono una gang di Londra negli anni sessanta e settanta, che rappresentava la compiaciuta e decadente gioventù della società. Sono vestiti in quella che sembra biancheria intima, lunghi calzoni con bretelle e una bombetta nera. La bizzarria di questo outfit rinforza il menefreghismo e i disturbi della loro mente. Le vittime sono sempre vestite in abiti confortevoli e da casa indicando così la loro vulnerabilità. Milena Canonero usa una palette di colori primaria, includendo colori pastello e accesi, ma soprattutto colori block, che rispecchiano la cultura mod. il film fu influente nel punk e nella moda skinhead degli anni settanta e inoltre ebbe un effetto sugli oggetti per la casa e sull’interior design, anticipando un’influenza minimalista ma molto colorata.